Le famiglie.
E il segreto che è nascosto in un abbraccio, in un bacio, o nello sguardo di una persona che non è sostituibile.
Perché lo sappiamo bene che siamo tutti intercambiabili, che passato il dolore per un allontanamento, amici, amori, amanti, colleghi di lavoro o di vita lasciano il posto ad altre persone, che attendono il loro turno sulla nostra strada. E noi stessi siamo sostituiti; e sostituiamo chi, nel corso dell’esistenza, ci ha lasciato il suo posto.
Eppure, tra tutte le persone sostituibili, nel mondo ce ne sono due o tre che non possono sostituirsi in alcun modo. E sono quelle grazie alle quali tu esisti. Che hanno creato il mondo che tu poi cambi, giorno dopo giorno, e da cui torni, metaforicamente e fisicamente, quando le cose non vanno, o per condividere un sorriso quando, inaspettatamente, filano per il verso giusto.
Sono quelle due o tre persone che sono radicate dentro di noi, e anche se a quelle radici non diamo acqua, cibo, o il nutrimento di cui hanno bisogno per vivere, loro comunque ci sono. Semplicemente.
E non c’è sicurezza più grande che sapere da chi puoi tornare a casa.
Ed è questo il segreto: che cura, quando torni a casa per scelta. Ma che può avvelenare, quando rimani perché pensi di non avere alternativa.
Tra tutte le persone sostituibili, senti quali per te non lo sono, e accetti la difficoltà di amarle così come sono. E di amarti, nonostante le mancanze che riempi solo quando torni a casa.
In una casa che accoglie, ma che sa lasciar andare. Una casa in cui ritornare, ma da cui saper prima andar via.
Bella riflessione! 🙂
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E con questo criterio mi trovo due stanze vuote ora 😭😭😭😭😭. È giusto che sia così,le radici non puoi perderle.Ma devono essere radici che non avvinghiano come il glicine.Il glicine a volte soffoca.🤗
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